Storie per tramandare la storia

8 ottobre 1943 / 8 ottobre 2013 – 70° del bombardamento, Alfedena (AQ)

 

Prefazione del presidente Antonio Pallotta

8 ottobre 1943. Secondo conflitto mondiale. Alfedena, una delle sfortunate centralità della Linea Gustav, viene investita da un pesante bombardamento da parte degli alleati, nel tentativo di debellare definitivamente la resistenza tedesca.

Il Comune di Alfedena nell’anno del settantesimo anniversario del bombardamento ha organizzato, due giornate commemorative di quei giorni di efferato spargimento di sangue.

IL 26 OTTOBRE 2013 alle ore 17:00 si è si è tenuta infatti presso la sala espositiva in Largo della Chiesa “Don Filippo Brunetti”,  L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA-MUSEO (allestimento della mostra d’arte a cura dell’Associazione socio culturale SM’ART – l’arte sm! , allestimento della mostra-museo a cura dell’ associazione scapoli 1943 – 44), sono intervenuti l’assessore al turismo e alla cultura di Alfedena: Arch. Gabriella Melone, il Prof. Piernicola Maria Di Iorio – Laboratorio di Disegno ed Attività espressive presso la facoltà di Scienze della Formazione Primaria – Università del Molise. L’evento è stato patrocinato da: ARATRO – archivio delle arti elettroniche – Università del Molise.

Il 31 OTTOBRE 2013 alle ore 17:00 si è tenuta invece, presso la stessa sala, la seconda serata in programma dedicata al convegno nel quale sono intervenuti: il Sindaco di Alfedena – Ing. Massimo Scura; l’esperto di storia del territorio – Dott. Domenico Tomassone; lo storico dell’arte Prof. – Cosimo Savastano; Giuseppe Pardini – Prof. di Storia Contemporanea, Scienze Politiche e Istituzioni Europee presso l’Università del Molise. A seguito degli interventi si è assistito alla proiezione di un toccante cortometraggio storico-documentaristico, realizzato con riprese esclusive e materiale dell’archivio storico del Comune, dal bravo Diego Petrocelli – Video-maker dell’associazione in collaborazione di Leondina Crispi e Sara Meloni responsabili rispettivamente dell’ Archivio Comunale e della Mostra Museo, per la quale inoltre bisogna ricordare il fondamentale contributo dell’ Associazione Scapoli 1943-44.

Si ringraziano gli sponsor: banca di credito cooperativo di Roma – Pubblistudio srl – MabiCostruzioni srl – Elettro Impianti srl di Annino Colasante – EdilCI. EN. CI.srl – Leonardo D’Alessio – Claudio de Marco – Ubaldo Rossi – Industria Boschiva della Calce – Utile Catello.

Dire l’indicibile

“Dire l’indicibile” – ecco la sfida dell’arte chiamata a misurarsi con un tema delicato, efferato, truce come quello della guerra. Niente meglio della rappresentazione artistica può riuscire in un compito tanto difficile. L’arte che rismuove la memoria per tramandare la storia. Non tanto per riviverla come un eterno ritorno o una cicatrice indelebile quanto, per esorcizzare l’incubo del passato, riprendere con gioia la danza della vita. Grazie agli artisti tutti che hanno voluto accettare l’invito!

[…] ha scritto Adorno, qualsiasi parola sembra essere una canzonetta d’accompagnamento verso le camere a gas, e forse solo la scarnificazione della parola e dell’immagine, […] può parlare di quell’indicibile.
Quell’indicibile sembra essere oggi del tutto dimenticato o “monumentalizzato”, sembra essere diventato invisibile. […]per questo abitare di nuovo le fragili immagini diventa una cosa importante. […] abitare queste immagini è un atto di speranza che le parole e le immagini possono ancora dire il mondo. Certo anche l’orrore del mondo, ma insieme la speranza che da questo orrore qualcosa, […]possa salvarsi e condurci insieme ad essa al di là dell’orrore.

F. Rella, “Miti e figure del moderno”, Milano, Feltrinelli Editore, 2003 – pagg. 182-184.

Memento e silenzio

la pietas artistica per raccontare l’indicibile

del Prof. Piernicola Maria Di Iorio

“Storie per tramandare la storia”, mostra museo organizzata dal comune di Alfedena in collaborazione con l’associazione SM’ART – l’arte sm! è la buona occasione per raccontare le mostruosità della guerra e interrogare la memoria al presente. Coltivare la memoria, sinonimo di cura e conoscenza, è come offrire un fiore alle vittime di queste tragedie; i concetti di cura e accoglienza alla memoria devono creare un ciclo continuo, un percorso attivo e non un monumento statico e freddo.

In questa esperienza, dove gli artisti sono stati invitati a riflettere sul tema del conflitto, utilizzando il linguaggio dell’arte come strumento di comprensione sulle differenti modalità di espressione.

La guerra nelle espressioni dell’ arte consente di abbattere il muro delle menzogne dei media e dei governi e rende più informati chi non ha vissuto queste efferate violenze rendendoli più consapevoli e coscienti.

In questo senso una mostra d’arte è innanzitutto un laboratorio, un luogo fisico e concettuale da cui trarre non solo conoscenza di opere e artisti, ma il significato stesso del pensiero contemporaneo.

Se pensiamo ai sopravvissuti ai campi di sterminio, che per decenni non sono riusciti a dire una sola parola su ciò che hanno vissuto, ne ai familiari, ne ai giornalisti che invano hanno provato ad intervistarli e ne tantomeno alle persone che come loro sono uscite vive solo fisicamente dai campi di concentramento, ma morti nell’anima.

Un dolore profondo, potremmo dire imbarazzante per loro, quasi colpevoli di essere vivi, come se avessero voluto terminare la loro esistenza con i propri cari in quei luoghi del terrore; l’annientamento dall’anima che non permette di raccontare, perché: in primis si ha la paura di non esser creduti o meglio di non trovare comprensione nell’uditore, ma solo pena; e poi perché è inutile raccontare a chi non ha vissuto quel dramma le proprie emozioni perché, a prescindere, non potrebbe capirle e farle proprie.

Ma l’importanza dell’arte comprende soprattutto la sua pregnanza nell’identità e nell’immaginario degli individui; l’arte con le sue più ampie rappresentazioni riesce ad essere unico testimone concreto delle aberrazioni della guerra. Infatti, a differenza del logos, della parola, di cui difficilmente ci si può avvalere per descrivere tanta sofferenza, l’arte riesce a creare una memoria concreta, definitiva di ciò che realmente è accaduto. Si può dire, appunto, l’impossibile solo attraverso l’arte.

“Una storia per raccontare una storia”

Mostra-Museo di Alfedena

Di Gioia Cativa – critico d’arte dell’associazione SM’ART – l’arte sm

Distruzione, scelleratezza, morte, agonia, sangue, dolore, follia… questi sono i temi che si legano inesorabilmente alla guerra e se esiste un campo della creatività umana dove la guerra è stata celebrata senza riserve, questo è l’arte visiva. Le arti, dalla letteratura all’arte stessa, finiscono per avere il compito di rappresentare quello che non può essere visto o detto, facendo trapelare anche i sentimenti e gli affetti più negativi, dando voce a dimensioni emotive di grande intensità ma inconsce  e destinate a restare altrimenti in silenzio. Già nel 1509, Erasmo da Rotterdam nel suo “ Elogio della follia” paragonava la  guerra alla più tipica espressione della pazzia. Alla visione eroica della guerra raccontata dai classici latini e greci, Erasmo oppose l’idea che la guerra altro non fosse che un’impresa affidata a parassiti, ruffiani, briganti, contadini e feccia umana. (Cfr. Erasmo da Rotterdam “ Elogio della Follia” Giunti editore 2006, pp. 43-44). Rappresentare la guerra in tutte le sue declinazioni, da quelle emotive a quelle più inconsce è il filo conduttore che caratterizza la mostra organizzata nel comune di Alfedena in memoria del bombardamento del paese, l’8 ottobre 1943 durante il secondo conflitto mondiale.

Tanti gli artisti che hanno aderito al progetto e hanno realizzato lavori capaci di esprimere significati importanti ed a volte cosi intimisti da affascinare il visitatore: Tina Alario, Vincenzo Amicone, Gianni Antonioli, Nino Barone, Arturo Beltrante, Lina Boffa, Emilia Cantone, Carma, Cosmo Di Florio, Nazzareno Serricchio,  Cleofino Casolino, Emilio Ciccone, Mariagrazia Colasanto, Nadia Comegna, Carmelo Costa, Chiara de Juliis, Lucia de Miceli, Luciana Picchiello, Barbara de Renzis, Carmen del Russo, Antonio Natale di Maria, Antonio Esposito, Walter Giancola,  Silvana Giunta, Sara Iafigliola, Francesco Palmieri, Michele Inno, Gianfranco Ionata, Enzo Iovino, Manuel Malatesta, Vincenzo Marra, Beatrice Mastrodonato, Giuseppina Matticoli, Antonio Pallotta, Gaetano Marinelli, Antonella Peluso, Alexia Robbio, Roberto, Antonio Tramontano, Cristina Valerio, Enzo Valerio, Dora Mazzuto. Ne nasce un percorso immaginario a volte onirico ed inquietante di ciò che la guerra, nelle sue molteplici sfaccettature rappresenta nella mente umana e nella quale trova una sua forma. Ogni singola opera è il prodotto di un’analisi intimista dell’artista, di un percorso di riflessione, una forma manifesta  del proprio stato d’animo che si palesa attraverso questi lavori. La guerra viene raccontata in una miriade di modi differenti, dalla tradizionale quanto intramontabile e affascinante arte figurativa, passando per istallazioni e sculture di forte impatto visivo, fino ad essere rappresentata attraverso i modi “eccentrici” ma altrettanto forti e decisi dell’arte astratta e contemporanea, spesso tradotti in veri e propri manifesti di denuncia contro la guerra stessa e contro quello che rappresenta per l’umanità. Questa di Alfedena è una mostra che nasce sulla base della memoria : “RICORDARE PER NON DIMENTICARE”  è il messaggio che questa importante collettiva vuole sottolineare e che sarà aperta al pubblico presso la sala del Museo di Alfedena sino al 17 gennaio 2014.

Gli artisti in mostra

arti grafiche Tina Alario | Vincenzo Amicone | Gianni Antonioli | Nino Barone | Arturo Beltrante | Lina Boffa | Emilia Cantone | Carma | Cleofino Casolino | Mariagrazia Colasanto | Nadia Comegna | Carmelo Costa | Chiara De Iuliis | Lucia De Miceli | Barbara De Renzis | Carmen Del Russo | Cosmo Di Florio | Antonio Natale Di Maria | Antonio Esposito | Walter Giancola | Silvana Giunta | Sara Iafigliola | Michele Inno | Gianfranco Ionata | Enzo Iovino | Manuel Malatesta | Gaetano Marinelli | Venanzio Marra | Beatrice Mastrodonato | Giuseppina Matticoli | Dora Mazzuto | Antonio Pallotta | Francesco Palmieri | Antonella Peluso | Luciana Picchiello | Alexia Robbio | Roberto | Nazzareno Serricchio | Antonio Tramontano | Cristina Valerio | Enzo Valerio | poesia Elena Grande | Enrica Romano

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