PACI 2016 – PREMIO AUDITORIUM CITTA’ DI ISERNIA – 4^ EDIZIONE

PACI 2016 – PREMIO AUDITORIUM CITTA’ DI ISERNIA – 4^ EDIZIONE 

Il 25 settembre 2016 alle ore 18:00, presso l’Auditorium Unità d’Italia di Isernia, si è tenuta l’inaugurazione del P.A.C.I. 2016 – Premio Auditorium Città di Isernia, 4^ edizione. Due le sezioni in mostra: artisti residenti, quelli molisani e artisti ospiti, quelli invitati dall’associazione e provenienti da fuori regione. Un numero più ristretto di artisti, una scelta che ha consentito ai visitatori di compenetrarsi meglio nelle ricerche che verranno proposte, poiché di ciascun autore, si potranno leggere più opere. L’inaugurazione del P.A.C.I. 2016  ha coinciso con l’inizio delle due giornate dedicate alle audizioni di AREA SANREMO, che ha fatto tappa nella città di Isernia. Coincidenza non casuale ma che evidentemente è ricaduta nella volontà, da parte dell’Amministrazione Comunale, di rendere l’Auditorium uno degli epicentri, dai quali poter innescare l’auspicabile renovatio culturale, di cui la nostra città ha urgente bisogno. Un particolare ringraziamento va rivolto al Sindaco Giacomo D’Apollonio e all’Assessore alla Cultura Eugenio Kniahynicki che si sono fattivamente impegnati dai primi giorni del loro mandato; al Consigliere Regionale Domenico Ioffredi, fautore del P.A.C.I. dalla prima edizione e all’amico Giuseppe Iglieri per l’infaticabile lavoro di interlocuzione. Il ringraziamento più grande va però rivolto agli artisti, in special modo quelli residenti che anche quest’anno hanno deciso di reiterarci la fiducia.

artisti ospiti
Gianluca BIASI // Domenico BINDI // BRUSCOLINO // Mauro CASTELLANI // Frida CASTELLI // Lea CONTESTABILE // Maria Pia DAIDONE // Corrado DELFINI // Francesco FALACE Camilla FRANZONI // MINUS.LOG // Maurizio MUSCETTOLA // Massimo PASCA // Raffaele SAMMARCO

artisti residenti e comitato organizzativo
Arturo BELTRANTE // Rino CAPONE // CARMA // Giovanna D’AQUILA // Aldo DELLI CARPINI // Cosmo DI FLORIO // Walter GIANCOLA // Luigi GRASSI // Paolo Emilio GRECO // Enzo IOVINO // Gaetano MARINELLI // Ugo MARTINO // Roberto MELFI // Antonio PALLOTTA // Massimo PALMIERI // Gennaro PETRECCA // Nazzareno SERRICCHIO // Benvenuto SUCCI // Antonio TRAMONTANO // Enzo VALERIO

Il finissage si è tenuto domenica 30 ottobre 2016 durante il quale è stato presentato il catalogo ed intervenuto il noto critico e storico dell’arte Giorgio Grasso il quale ha inoltre assegnato tre premi speciali ai seguenti artisti: Corrado Delfini, Raffaele Sammarco e Gaetano Marinelli.

Nella serata di chiusura l’associazione ha pure conferito il Premio alla Carriera all’artista Arturo Beltrante.

La ricerca materica è alla base di ciò che muove la produzione di Beltrante, un mestiere che inizia dalla ricerca della linea, dallo studio del suo segno e della sua forma, per poi virare verso la sperimentazione materica. Parte dall'assunto che la materia è energia, la contiene e la esprime sia con il segno che il colore sviluppando l’interessante formula ENERGIA = COLORE + FORMA. Utilizza il segno nero sia come separazione che come perimetro che racchiude dentro di sé l’energia: sono quelle che Beltrante chiama linee di forza. Se si osserva la prima produzione non ci si può esimere da un confronto con l’arte futurista: se quest’ultima usava la linea per esprimere dinamismo e velocità, Beltrante la usa per raffigurare l’energia. Tutto ciò viene creato unendo anche una sapiente ricerca materica; la superficie viene lavorata con la sabbia per donare un’apparente grossolanità al colore nel momento in cui viene applicato: l’effetto è un colore pieno, vivo, che si armonizza perfettamente con il circostante, dando quasi la sensazione che qualcosa stia uscendo dal supporto, una sorta di illusione ottica tridimensionale. I lavori esposti presentano questi strabilianti risultati armonici, ma mostrano anche la sperimentazione in atto con il cemento, che regala una superficie meno ruvida ma comunque piena; inoltre, il cemento è unito al colore stesso, come in Energia Terra, creando delle tonalità pastello estremamente delicate e sfumate. Beltrante è alla ricerca delle enormi potenzialità che i materiali da costruzione offrono e li unisce alla ricerca figurativa che destruttura le figure attraverso l’uso sapiente di forme e colore. La cosa che colpisce nei suoi lavori è che, nonostante l’utilizzo di linee di forza che tagliano la tela, riesce straordinariamente a mantenere l’integrità delle forme: ne risultano immagini oniriche ed i segni e figure spiralizzate rimandano al mondo infantile di Joan Mirò, un mondo di idee senza forma reale ma comunque rappresentabili. (Testo di Gioia Cativa)

La ricerca materica è alla base di ciò che muove la produzione di Beltrante, un mestiere che inizia dalla ricerca della linea, dallo studio del suo segno e della sua forma, per poi virare verso la sperimentazione materica. Parte dall’assunto che la materia è energia, la contiene e la esprime sia con il segno che il colore sviluppando l’interessante formula ENERGIA = COLORE + FORMA. Utilizza il segno nero sia come separazione che come perimetro che racchiude dentro di sé l’energia: sono quelle che Beltrante chiama linee di forza. Se si osserva la prima produzione non ci si può esimere da un confronto con l’arte futurista: se quest’ultima usava la linea per esprimere dinamismo e velocità, Beltrante la usa per raffigurare l’energia. Tutto ciò viene creato unendo anche una sapiente ricerca materica; la superficie viene lavorata con la sabbia per donare un’apparente grossolanità al colore nel momento in cui viene applicato: l’effetto è un colore pieno, vivo, che si armonizza perfettamente con il circostante, dando quasi la sensazione che qualcosa stia uscendo dal supporto, una sorta di illusione ottica tridimensionale. I lavori esposti presentano questi strabilianti risultati armonici, ma mostrano anche la sperimentazione in atto con il cemento, che regala una superficie meno ruvida ma comunque piena; inoltre, il cemento è unito al colore stesso, come in Energia Terra, creando delle tonalità pastello estremamente delicate e sfumate. Beltrante è alla ricerca delle enormi potenzialità che i materiali da costruzione offrono e li unisce alla ricerca figurativa che destruttura le figure attraverso l’uso sapiente di forme e colore. La cosa che colpisce nei suoi lavori è che, nonostante l’utilizzo di linee di forza che tagliano la tela, riesce straordinariamente a mantenere l’integrità delle forme: ne risultano immagini oniriche ed i segni e figure spiralizzate rimandano al mondo infantile di Joan Mirò, un mondo di idee senza forma reale ma comunque rappresentabili. (Testo di Gioia Cativa)

Estratto del catalogo della mostra  –  Terzo Millennio Editore.
E’ possibile visualizzare le altre opere che ciascun artista ha esposto al PACI 2016 sulla pagina Facebook dell’associazione.
Tutti i testi critici sono di Gioia Cativa.

Testi critici e di presentazione del PACI 2016
Estratto del catalogo della mostra – Terzo Millennio Editore

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Alcuni dei momenti del PACI 2016

P.A.C.I. 2016 è un evento rientrante nell’ambito del “Progetto Integrato Molise Arte e Cultura” Un evento patrocinato dal Comune di Isernia – Assessorato alla Cultura
dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Molise
dalla Fondazione Molise Cultura
Direzione artistica a cura di Antonio Pallotta – Presidente dell’Associazione
Edizione critica a cura di Gioia Cativa – Critico D’arte dell’Associazione
Ospite d’onore: Giorgio Grasso – critico e storico dell’arte.

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